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I PARERI DEGLI EX-STUDENTI DELLA SCUOLA

Posted by Paco on Oct 28, 2011 in Svago e curiositá

Alla scuola Delengua siamo tutti amici!

É proprio vero, studiare in una piccola scuola ha i suoi vantaggi, prima di tutto uno di questi é appunto che gli studenti e gli insegnati sono tutti amici. Con il passare dei giorni e dei corsi si lega molto, e salutare la partenza di un amico é sempre difficile. Per questo motivo nel blog ho deciso di riportare i pareri degli ex-studenti della scuola, cosa pensano della scuola, del loro soggiorno a Granada e sull’apprendimento della lingua spagnola.

Il nostro ultimo studente italiano Luca Giovannetti ha detto di noi:

«Negli ultimi anni sono stato tre volte a Granada e due nella Escuela Delengua, e’ un posto fantastico, gli insegnanti sono tutti giovani e simpatici! La mattina si fanno 4 ore di corso e nel pomeriggio ci sono sempre delle attivita’ (e non pensiate siano solo visite a monumenti!). Granada ha una grande movida! La birra costa solo 1,70 e nei bar di tapas ve la serviranno sempre con una tapa (panino, pesce, carne) gratis! La sera dal mercoledi’ alla domenica potrete divertirvi nei molti Pub (piccoli Club in cui si balla). Un consiglio: occhio alle ragazze e ai ragazzi che danno gli inviti per strada, sono free drink! Se invece preferite la tranquillita’ sedetevi a sorseggiare un te’ e fumare una shisha nelle teterie dell’Albaicin, il vecchio cuore di Granada, nelle cui stradine potrete perdervi passeggiando!

Oppure Brian McCaul dell’Inghilterra ha detto:

«Nonostante il mio scarso punto di partenza, ho fatto progressi reali con lo spagnolo grazie anche a una combinazione utile di insegnanti gentili e di ottimi compagni. Devo ammettere che ho perso il mio cuore a Granada! »

E Anne-Laure Portaux dalla Francia ci ha scritto:

Era il mio primo viaggio all’estero ed è stata un’esperienza indimenticabile! La consiglio a tutti! Gli insegnanti sono stati molto gentili e mi hanno insegnato il piacere di ogni giorno. Ho potuto imparare che cosa è la grammatica e il vocabolario quotidiano.

E Xavier Damman dal Belgio dice:

«Un’esperienza che non posso dimenticare. Granada é una città bellissima e si può andare di tapas ogni sera con altri studenti. É Geniale! Gli insegnanti e il direttore sono molto gentili e ti pagano la birra se non parli inglese:-D per la lingua? Ho imparato molto in sole tre settimane e … «

Bene questi sono solo alcuni pareri dei nostri ex-studenti della scuola, potresti essere tu il prossimo a parlar bene ..o male 🙂 di noi. Se lo desideri per qualsiasi informazione potrai contattare direttamente i nostri ex-studenti, sul nostra pagina web ci sono i loro inidirizzi e-mail.

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IL MOZARABICO E LE JARCHAS

Posted by Paco on Oct 14, 2011 in Attualitá e storia

Le Jarchas é la documentazione più antica che si conosca della poesia in lingua romanza iberica.

Sono composizioni liriche popolari  che venivano composte dai poeti andalusi in dialetto ispano-popolare o nella lingua mozarabo. Sotto l’occupazione araba tra XI e il XII secolo, i cristiani nella penisola iberica parlavano questa forma dialettale di lingua romanza, che nella forma scritta era molto l’influenzata dalle parole arabe, per questo motivo  mozarabo significa arabizzato.

 

Mozarabico:

Mio sîdî ïbrâhîm
yâ tú uemme dolge
fente mib
de nohte.
In non, si non keris,
irey-me tib,
gari-me a ob
legar-te

Questa arabizzazione si ritrova oggi nei termini piú comuni nella lingua spagnola, e sopratutto nello spagnolo-andaluso. Partendo dal fatto che gli arabi chimavano la penisola iberica Al-andaluz, é facile capire come molti dei vocaboli siano rimasti nel lessico spagnolo. La maggior parte iniziano per AL:

alfombra(tappeto),alcarchofa(carciofo),alcalde(sindaco),almacén(negozio)

ma non solo:

aceite (olio) e ojalá (magari) sono di uso comune, é una prova quindi che la forma di vivere e di parlare dopo tanti secoli non é stata cancellata.

Ritornando a «las Jarhas» questa é un esempio di un’antica poesia in lingua romanza:

ya mam(m)a si no lesa al-ginna
allora mor(r)ey
traïde el mio bino min ga’far
‘asà sanarey

la traduzione in italiano:

Oh madre, se non cessa la pazzia (dell’amore)

allora moriró.

Portami il vino dalla casa di Ga’far

cosí potró curami.

ma tuttavia, ci sono jarchas scritte  in lingua araba, come quella mostrata nell’immagino qua sotto.

Le Jarchas venivano scritte per gli uomini, dove le donne raccontavono i loro problemi alle sorelle alla madre e agli amici. Stilisticamente le jarchas sono poesie senza rime, con i versi pieni esclamazioni, domande e ripetizioni.

La scoperta nel 1948 di queste antiche composizioni da parte dello studioso ebreo Samuel Miklos Stern e dello spagnolo Emilio García Gómez ha rivelato nuovi dettagli sulla lingua castigliana.

Se sei interessato ad approfondire questo tema, e voi saperne di piú sull’origine del dialetto mozarabizo, la scuola di lingua dispone anche di un corso di letteratura spagnola.

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