Posted by Paco on Jul 8, 2011 in
Grammatica
A Granada e in tutta l’Andalusia si parla l’andaluso, un dialetto del castigliano. Dopo la conquista di Granada e la scoperta dell’America, che hanno segnato il passaggio dal Medioevo al Rinascimento (1492), la lingua volgare del regno di castiglia é riuscita a imporsi sulle altre lingue e dialetti; divenendo la lingua attualmente piú parlatain Spagna.Attraverso gli importanti cambiamenti storico-politici e sociali il castigliano ha continuato a imporsi come lingua dominante e obbligatoria pensiamo alla dittatura fascista di Francisco Franco che, pur essendo galiziano, ha consolidato la diffusione del volgare castigliano in tutte le regioni spagnole.
Rapportandoci alle altre lingue straniere, diciamo in modo corretto «hablo español»per cosí dire conosco e parlo lo spagnolo. Bene, in realtá dicendo parlo spagnolo in alcune comunitá in Spagna, é facile essere fraintesi, perció é sempre meglio dire «hablo castellano». Difatti in Spagna la situazione é ben differente dai dialetti delle regioni italiane. Esistono comunitá autoctone (differenti dalle nostre regioni a statuto speciale) in cui la Costituzione Spagnola ha riconosciuto come lingue co-ufficilai al castigliano e sono:
-Galiziano (Galego)
-Basco (Euskera)
-Catalano (Català).
Non solo il castigliano e le altre lingue co-ufficiali, in Spagna la presenza di dialetti é ancora forte. L’andaluso non é pàrlato solo nella comunitá autonoma andalusa ma anche in Extremadura, Murcia, Gibilterra e anche nelle isole Canarie dove la maggior parte degli abitanti parla andaluso. É vero, in andalusia si parla castigliano, ma l’andaluso come dialetto ha la sua storia pensate che questo dialetto presenta analogie perfino con la lingua del monzabico.
A parte la rapiditá di pronuncia, la particolaritá di questo dialetto é la dimenticanza di pronunciare la S. Un esempio pratico:
– más o meno (castigliano) – hemos hablado (castigliano)
– má o meno (andaluso) – hemo hablao (andaluso)
Molti dei professori che vivono a Granada e dintorni parlano andaluso, ma non durante le lezioni perció questo per voi non sará assolutamente un problema. Al Delengua tutte le lezioni sono in castigliano.
Credo che dopo alcune settimane potrete cimentarvi in una discussione in andaluso con i vostri amici granadini. 🙂
Adiós
Etiquetas: Andalusia, Andaluso, dialetto, lingue, storia
Posted by Paco on Oct 6, 2010 in
Grammatica
Il differente uso delle preposizioni Por e Para é una trappola per molti studenti che da poco studiano lo spagnolo. Apparentemente simili, gli usi di Por e Para sono completamente distinti. Nel linguaggio quotidiano le due proposizioni sono continuamente usate perché Por significa é la causa mentre Para viene utilizzato in termini di obbiettivo.
Se posso esservi di aiuto, qui di seguito ho aggiunto delle semplici regole con degli esempi per capire le differenze tra le due proposizioni.
POR:
Per la una motivazione:
¿Por qué lo haces? (Perché lo fai?)
Per indicare lo spazio:
La escuela está por aquí (La scuola é per di qui)
La causa:
Hago esto por mí hermano, no por mí (Faccio questo per mio fratello non per me)
Il mezzo:
Te lo envio por correo electronico (Te lo invio per posta elettronica)
Il tempo:
Patricio trabajó aquí por varios meses (Patrizio lavoró qui per diversi mesi)
Forma passiva:
España fue conquistada por los árabes (La Spagna fu conquistata dagli Arabi)
Sostituzione:
Ayer Patricio trabajó por su tio (Ieri Patrizio lavoró al posto di suo zio)
Scelta,preferenza:
El pueblo votó por el candidato comunista (Il popolo votó per il candidato comunista)
PARA:
Per uno scopo:
Quiero el dinero para ir al cine (Voglio i soldi per andare la cinema)
Destinazione spazio/tempo:
Salimos para Europa (Lasciamo l’Europa)
La composición es para el lunes ( La composizione é per lunedí)
Per fare una comparazione:
Para ser un extranjero habla muy bien (Per essere uno straniero parla molto bene)
Per esprimere un opinione:
Para mí, Xavi es el mejor jugador de futbol de España (Per me Xavi é il miglior giocatore di calcio in Spagna)
Spero che sia stato di aiuto! Queste regole possono essere un buon punto di partenza per non commettere errori nel linguaggio comune. É molto importante una buona spiegazione di un insegnante e una buona memoria per distinguere le regole delle due proposizioni, vedrete che con il tempo, utilizzare correttamente Por e Para verrá automatico.
Mettete alla prova i vostri progressi grammaticali e praticate l’uso di Por e Para con gli esercizi nella pagina web della scuola Delengua.
Etiquetas: apprendere spagnolo, grammatica spagnola, Por e Para
Posted by Paco on Jul 12, 2010 in
Grammatica
La bestia nera per la maggior tutti gli studenti stranieri é lo studio del congiuntivo spagnolo. Alcuni amici danesi, giapponesi, americani non sapevano neppure l’esistenza di questa forma grammaticale.
Il congiuntivo? per caso é un dolce spagnolo? ah io la só! é una «palabrotas» (parola oscena)!
No! niente di tutto ció, siete fuori strada!
Come lingue latine e romanze, spagnolo, portoghese, italiano e francese si somigliano molto per struttura grammaticale e tempi verbali…ma non é sempre cosí semplice apprendere e capire l’utilizzo di un tempo verbale di una lingua differente dalla nostra.
Trovandomi in una classe di studenti di diverse nazionalitá, ho afferrato le differenze e lo sforzo di ogni studente di fronte all’apprendimento della lingua spagnola. Per quanto mi riguarda, inizialmente, conoscendo il minimo indispensabile della grammatica spagnola ho cercato di decifrare il congiuntivo facendo affidamento ai potenziali significati simili con l’italiano.
Il risultato? A volte ho avuto fortuna azzecando con discreto successo ad esempio un congiuntivo come «que te vaya bien» ma alle volte ho fatto affidamento all’invenzione suscitando la simpatia dei professori e dei compagni stranieri. 🙂
Con l’aiuto dei professori che puntano su conversazioni ed esercizi scritti grammaticali, tutti noi in classe abbiamo migliorato, un discreto progresso che peró a volte si dimostrato inutile perché tra di noi nelle comunicazioni informali non utilizziamo il congiuntivo. É lo stesso errore che commetiamo in Italia dove l’utilizzo del congiuntivo é sostituito dall’imperfetto, mentre in Spagna in qualsiasi cittá, qualsiasi persona, giovani e anziani utilizzano il congiuntivo. Il grande sforzo per noi studenti é appunto saper utilizzare in maniera corretta la forma del congiuntivo e nel momento opportuno.
Qui di seguito aggiungo alcuni regole che potrebbero aiutarvi con lo studio del congiuntivo:
Espressioni di desiderio:
Ojalá
Espressioni che indicano possibilitá:
Es posible, probable, factible, una posibilidad, improbable + que
cuando, es interesante…
Espressioni che indicano dubbio:
Es difícil que lleguen a tiempo.
Espressioni che indicano necessitá:
Es necesario que vengas conmigo. Necesito que vengan conmigo.
Espressioni che esprimono emozioni:
Es una pena que se case tan joven
Mi madre quiere que estudie medicina
Espressioni che esprimono ordini negativi:
No me digas mentiras.
Verbi di espressione di emozioni, voglia, domada, ordine… :
Desear/Querer/Esperar que — Pedir/Rogar/Solicitar que — Ordenar/Exigir/Prohibir/Impedir/Permitir
Aconsejar/Proponer/Recomendar que — Sugerir/Decir/Aceptar/Admitir que
Questo é solo l’inizio, i professori del Delengua sapranno spiegarvi in modo semplice ed efficace tutti le modalitá del congiuntivo.
!Que tengais suerte¡
Etiquetas: congiuntivo, Grammatica, grammatica spagnola, insegnanti, studenti