Agosto: finiti gli esami è finalmente tempo di vacanze! Questa volta però voglio fare qualcosa di diverso rispetto agli altri anni; basta rimanere a casa sul divano aspettando di andare a mare. Dopo averci pensato su un pochino, ecco l’idea: un viaggio! Anzi, ancora meglio, un viaggio studio (il modo migliore per unire l’utile al dilettevole)! Questo mese andrò a Granada per seguire un corso di spagnolo nella Escuela Delengua!
Mi metto un po’ alla ricerca del corso che fa per me e trovo sulla pagina di Delengua tutte le informazioni che desidero.
I tipi di corso di spagnolo offerti sono davvero tanti, c’è quasi l’imbarazzo della scelta! Ecco, brevemente, quali sono e come sono strutturati:
Il primo corso che mi salta all’occhio è il Corso Intensivo di spagnolo: questo tipo di corso prevede quattro lezioni al giorno in gruppi da 3 a 8 studenti e, nel caso mi venisse voglia di studiare qualche ora in più, c’è la possibilità del Corso Intensivo-Plus che, oltre alle ore di lezione previstee nel precedente corso, comprende una o due lezioni pomeridiane individuali giornaliere.
Corso Intensivo di spagnolo
L’idea delle lezioni in piccoli gruppi mi piace, ma per coloro che preferiscono non avere distrazioni di sorta, esiste la possibilità di seguire un corso individuale di spagnolo pomeridiano.
L’opzione più intrigante, a mio avviso, è costituita dai Corsi Specifici di spagnolo, che includono corsi di spagnolo medico, giuridico, commerciale e del turismo, corsi di letteratura spagnola e latino americana e di storia e arte della Spagna e dell’America Latina.
Se siete studenti Erasmus esistono dei corsi appositamente studiati per voi, con offerte e sconti promozionali nel caso in cui vi iscriviate insieme ad un amico.
Alla fine ho optato per un corso di preparazione al DELE di quattro settimane, che si tiene di pomeriggio e, perché no, magari seguirò anche un corso di flamenco! ¡Olé!
Imparare il flamenco
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Che cos’é il flamenco oggi? Il flamenco influisce sull’economia andalusa?
Questi sono i dibattiti che si stanno facendo pochi giorni dopo la famosa Feria di giugno, festa popolare festeggiata anche nella cittá di Granada, in cui nel recinto ferial, dal primo pomeriggio fino alle prime luci del mattino si canta, si balla al ritmo di Olé! e Vamos! con interpretazioni di artisti importanti nelle colorate «casetas» allestite per strada da famiglie, associazioni, bar e hermandades. Questa festa é molto idolatrata, soprattutto da quando il flamenco è stato dichiarato Patrimonio Immateriale dell’Umanitá dall’Unesco il 15 novembre 2010.
Per gli studiosi, é stato difficile individuare tra gli archivi storici la nascita del flamenco, che è stata collocata ufficialmente tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800, tramandata dai gitani andalusi che avrebbero mescolato la cultura e il folklore dei mori con la musica ebraica.
Stereotipizzato, il flamenco é il tipico ballo spagnolo, fatto di ballerine con i vestiti a pois, ballerini con fisici scolpiti e cantanti dalla voce acuta e incomprensibile. Ma questa immagine in Andalusia é ben diversa, va oltre al folklore. Il flamenco puó essere cantato e ballato da tutti, dai bambini grassottelli fino agli anziani che fissi, seduti in seggiole di legno intonano canti vecchi di un secolo.
Il flamenco é un’arte che si tramanda di generazione in generazione, senza perdere il suo fascino ancora oggi raccoglie un mondo ricco di storie e ottiene una straordinaria popolaritá nel mondo.
L’associazione di flamenco fondata nel 1949 e l’antico concorso del Canto Jondo a Granada, l’ Universitá di flamencologia a Córdoba, l’unico Museo del Flamenco a Siviglia rispondono all’esigenza di tutelare e valorizzare questo patrimonio dell’umanitá. Questa meravigliosa arte è il petrolio dell’Andalusia e iscrivendovi ad uno dei nostri corsi di spagnolo, avrete l’opportunitá di assistere a delle lezioni di chitarra o ballo flamenco o semplicemente di partecipare ad uno spettacolo di qualche bailaor in una peña del Sacromonte.
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Posted by Paco on Sep 2, 2011 in
Il Flamenco
Siamo di fronte al mito andaluso: Lola Flores!
Chiunque in andalusia da Granada a Cadiz conosce il nome di Lola Flores. Gli echi del successo di Lola Flores, la donna metá «gitana» e metá andalusa, ha conquistato tutto il mondo, incarnando lo stereotipo della donna passionale andalusa per eccellenza.
Nata nel 1923 a Jerez de la Frontera, Lola Flores giá a 13 anni era giá conosciuta per i suoi canti e balli del folklore locale di Jerez e giá ai 18 si uní a un importante compagnia di flamenco debuttando successivamente nel cinema come attrice di grande spessore. Fu scoperta artisticamente dall’enologo Manuel Berecerra in una festa tenuta in casa sua, da quel momento la sua vita cambió imboccando la strada del successo. La intensa carriera della donna dal sangue gitano, non ha avuto pause toccando l’apice nel 1962 ottenendo il Laccio di Dama di Isabella Cattolica e nel 1967 con la medaglia d’oro del circolo di Belle arti.
Con i suoi occhi, le labbra seducenti e il suo incredibile successo mondiale la donna ha sempre fatto parlare di sé, come una donna di amori scandalosi, con molte vicissitudini e una vita piena di alti e bassi.
Quello che rimane dell’artista é la sua voce unica,l’armonia del ballo, il suo sguardo passionale e le le sue bellissime interpretazioni su una carriera cinematografica che la vede protagonista su piú di 20 film.
Oltre alla statua a Jerez de la frontera elevata in ricordo dell’affascinante ballerina, il ricordo della Faraona (per il suo carismoa espresso in scena) é talmente vivo che se domandate ad un’anziano se si ricorda ancora di Lola Flores puó avere un infarto.
Sposata con il chitarista Antonio Gonzalez Batista, ha dato alla luce 3 figli, morirá nel 1995 per un tumore al seno. Oggi la donna é sepolta a Madrid ma Lola Flores, é un mito senza tempo, é il flamenco é l’andalusia.
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Posted by Paco on Feb 2, 2011 in
Il Flamenco
Nacchere, scialle, ventaglio, sombrero e abiti con lo strascico: tutti oggetti icone del flamenco.
Il flamenco non é solo un semplice ballo spagnolo. É un arte, uno stile musicale, uno spettacolo e l’Andalusia é la sua patria. Inoltre, dal novembre del 2010, questo ballo é entrato a far parte del patrimonio dell’UNESCO.
Qui a Granada l’influenza degli zingari nel quartiere Sacromonte é evidente, ed é facile imbattersi in una rappresentazione tipica del ballo flamenco, realtá ed espressione di un vero e proprio stile di vita.
Le danzatrici con le nacchere ricreano l’affascinante spettacolo della danza flamenca. Quasi sempre il flamenco é una danza breve ed intensa e sempre accompagnata da straordinari assoli di almeno un chitarrista. Nel flamenco i movimenti delle braccia e il battito dei piedi sono l’essenza e l’anima del ballerino/a. Con i suoi ritmi e le melodie questa favolosa danza continua ad essere l’emblema di un’intera regione conosciuta nel mondo.
Perché apprendere solo lo spagnolo? La scuola Delengua offre a tutti gli studenti la possibilitá di cimentarsi nel ballo piú famoso della Spagna. Apprendere il flamenco é piú facile di quanto crediate, basta provare! Non esitate: il corso di flamenco é diviso in differenti livelli di difficoltá (principiante, intermedio, avanzato). Con lezioni di 1h 30 e a gruppi da 1 a max di 5 persone un professore di danza flamenco vi insegnerá i passi essenziali del ballo.
Il Delengua dispensa anche di un corso di chitarra flamenca occasione unica da prendere al volo! E se siete alle prime armi non vi preoccupate anche qui il corso é suddiviso nei tre livelli di difficoltá.
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